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GROTTAFERRATA AREA DI SAN NILO
SERVIZI PUBBLICI E NUOVO MERCATO COMUNALE
L’intervento si estende su di un’area di circa 5.000 mq delimitata dai giardini prospicienti l’antica badia di san Nilo, dall’omonima via su cui prospetta l’edificio di proprietà comunale (escluso dall’intervento) sede di uffici e da via di Valle Marciana.
L’intervento prevede la realizzazione di vari servizi pubblici tra cui il mercato comunale.
Gli importanti valori artistici e ambientali dell’area fondano la progettazione indicandone i termini e le scelte generali: una attenta lettura dei luoghi, dove la notizia storico-artistica non ha di per sé più valore delle caratteristiche ambientali, delle tradizioni e dagli usi locali stratificatisi nel tempo. Ma anche delle sconfitte, dei progetti falliti, delle note stonate. La lettura dei luoghi è quindi la capacità di comprenderne la vocazione.
In primo luogo ponendo attenzione al dimensionamento, alle altezze e più in generale all’impatto della nuova edificazione. In termini operativi la vocazione potrebbe essere definita come la compatibilità, o le condizioni per la compatibilità, per l’espletamento di una funzione e quindi di una nuova edificazione in un determinato luogo. Forse soprattutto sulle condizioni, sulle regole tramite le quali una determinata attività è compatibile con un determinato luogo.
Si potrebbe dire che non sia giusto sostenere che vi siano luoghi in cui non sia possibile una qualsiasi attività umana ma che, più correttamente, in realtà ogni luogo determina le condizioni e le regole L’inserirsi in un luogo, atto connaturato per definizione all’architettura, e le modalità tramite le quali ciò avviene, sono tra i principali elementi per determinare la qualità di un progetto.
Tra le parti –il luogo, le preesistenze, il nuovo intervento ...- si creano delle relazioni.
Prevedere tali relazioni, progettare queste relazioni è parte integrante della progettazione.
Ci sono situazioni ove l’inserimento può coincidere con il progetto stesso, ad esempio la realizzazione di un edificio in una quinta stradale consolidata, mentre all’estremo opposto, altre, in cui il luogo non abbia ancora raggiunto una configurazione delle sue stesse potenzialità.
Ritengo che questa era la condizione dell’area del nostro progetto.
Infatti essa si presentava come un luogo sotto utilizzato. Un luogo ancora non connotato, le cui forme sono per lo più dovute a riporti i terra accumulatisi nel tempo, a perimetrazioni occasionali. Con presenze fondamentali quali la badia o la splendida e lunghissima veduta sulla campagna romana.
Non relazioni tra le parti, solo presenze staccate, giustapposizioni e percorsi perimetrali a suddivisioni di fatto casuali ancor prima che catastali.
Almeno per la parte di intervento, il nostro progetto prevede quindi di creare delle relazioni con le parti e di essere causa e occasione di tali relazioni. La realizzazione di queste relazioni è l’esplicitazione delle potenzialità e delle caratteristiche del luogo e quindi delle compatibilità tra le parti.
In primo luogo la presenza del nuovo manufatto non dovrà essere un limite o un ostacolo alla fruizione e alla percorribilità dei luoghi. Da quest’assunto nasce la forma circolare del nuovo mercato: non frapporre improvvisi cambiamenti di percorribilità o barriere visuali nette.
Da ciò, al contrario, anche la netta limitazione in altezza, la chiara prevalenza dell’elemento orizzontale, la scelta della copertura a tronco di cono rovesciato che consente, dall’interno del nuovo mercato la massima visibilità.
La sistemazione della porzione di area (il secondo obiettivo del progetto) è conseguente alle scelte prima accennate. Di fatto si vuole riconnettere l’area dei giardini prospicienti la badia, alla restante parte di area in quanto è in realtà una sola attualmente divisa da incongrui salti di quota e da funzioni mal disposte.
Il concetto è che in quest’area non ci pare compatibile qualunque cosa si frapponga ad una piena percorribilità e fruibilità dei luoghi: dal punto panoramico fino alla badia. Tutto è ospitabile (ci si permetta l’eccesso retorico) in quest’area, ma a patto che non si frapponga alla più totale permeabilità e percorribilità e che sia in grado di connettere le parti.
La soluzione proposta prevede due terrazze dedicate: l’inferiore al mercato l’altra ad una piazzetta, connesse tra loro e con le restanti aree, da percorsi con cordonate o rampe le più fluide possibili. La quota del colmo della copertura del mercato non eccede la quota massima della terrazza superiore e la sagoma del mercato non ostacola la visibilità in alcuna direzione durante i flussi di percorrenza.
Altrettanto la forma sinuosa dei muri di contenimento: è un accompagnamento al percorso tra le terrazze.
Il mercato è pensato come un luogo per la sosta e l’incontro civile e ordinato tra cittadini dove la funzione di mercato non è disgiunta dal valore civico e sociale che caratterizza questa antichissima forma di commercio e che abbiamo voluto valorizzare anche per difenderne una qualità a volte (altro artificio retorico) dimenticata da diverse forme di vendita più forti. Il mercato comunale non è soltanto una forma di approvviggionamento o un posto di lavoro ma anche un luogo della città per la socializzazione e la vita culturale. I punti vendita sono disposti intorno ad una corte circolare, i cui ingressi sono in asse ai percorsi o agli assi visivi dell’area. Il mercato è composto da una serie di punti vendita disposti circolarmente, serviti da un porticato per il pubblico, intorno ad una corte centrale scoperta. I due ingressi in asse sono disposti per accogliere un afflusso con percorrenza leggermente fuori asse inquadrando una visione sul panorama verso la vallata. Il mercato è pensato come fulcro di una vita quotidiana piacevole e tranquilla inserendo la fruizione della struttura in quella dei terrazzi giardino. Una seduta perfettamente circolare circonda tutto il mercato. Il corpo cilindrico del mercato è rivestisto da una parete staccata di mattoni in terracotta forati, realizzati su nostro disegno appositamente per questo intervento, retro illuminata. La copertura del blocco dei servizi, che fa da fondale all’edificio cilindrico è realizzata da una struttura metallica a falde rivestita da mattoni interracotta posti di taglio. Anche questa copertura è retro illuminata.
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